La cinofilia si “ammala” di Social Network

11 Dicembre 2022 | cinofilia, Uncategorized | 0 commenti

di Sara de Peppe

— Ci tengo ad affrontare questo argomento perché ritengo che il mio compito sia anche quello d’indirizzare i neofiti verso una consapevole valutazione, avendo tutti gli strumenti necessari per poter valutare autonomamente.

Ormai ai nostri tempi, nel 2022, diventa facile reperire informazioni tramite internet. Basta “cliccare” su un qualsiasi motore di ricerca “cuccioli AKITA” e i risultati proposti comprendono link a pagine di vario tipo: tra i più comuni siti commerciali di vendita animali, ai gruppi, ai Social Network, ai forum e i siti di allevamenti di razza.

Ma come si può, non avendo sufficienti competenze specifiche, giudicare ATTENDIBILE un sito piuttosto che un altro? 
La risposta non è così scontata come si penserebbe.

Prima di tutto cerchiamo di evidenziare alcuni punti fondamentali da tenere in considerazione. Quando si cerca di avere informazioni di base su una razza che potrebbe interessarci dobbiamo cercare siti autorevoli, che forniscano notizie indiscutibilmente vere.
Quali sono questi siti?

Ogni razza è tutelata da un gruppo/sezione/associazione specializzata nell’ambito dell’ENCI  (Ente Nazionale della Cinofilia Italiana), ci basterà quindi andare sul SITO delle razze ENCI.
Scoprire così, se non siamo al corrente, a quale gruppo appartiene la razza di nostro interesse.  Nella pagina riferita all’ AKITA , per esempio,  troveremo molte indicazioni (le stesse le trovate anche qui) Questa, secondo me, è una strada sicura da percorrere per avere certezze e nozioni autentiche.

Ora arriviamo a ciò che sconsiglio caldamente come approccio iniziale ad una qualsiasi razza che possa incontrare apparentemente i nostri gusti: navigare senza metà su internet.

In molti credono che ascoltare le esperienze di altri “proprietari” possa avvalorare certe tesi e smentirne altre. Non voglio essere totalmente estremista, potrebbe anche essere.. ma solo e soltanto se conoscessimo le competenze del mittente del messaggio che stiamo leggendo.
Dietro una tastiera ci potrebbe essere chiunque!
Potrebbe avere un vissuto diverso dal nostro, con ben altre esigenze rispetto le nostre o una preparazione in ambito cinofilo molto scarsa. Insomma le variabili sono molteplici per poter determinare l’attendibilità dell’autore del messaggio.
Soprattutto, sempre secondo me, il grande limite delle informazioni reperibili in rete non tiene in considerazione che stiamo trattando certamente una scienza, la cinofilia, ma pur sempre di un “essere vivente” si parla, quindi inevitabilmente distinto da sfaccettature caratteriali individuali. Per farla breve “un caso non fa la regola”!

Vorrei quindi invitarvi a visitare molti allevamenti di razza, con affisso preferibilmente (ovunque decidiate di andare poco importa) ma IMPORTANTE che le prime nozioni arrivino da chi la razza la conosce, la ama e la rispetta da anni. Da chi ha visto tutte le sue evoluzioni nel tempo, segue gli aggiornamenti dal paese d’origine, da chi ha negli occhi la passione mentre vi racconta le sue esperienze, da chi si confronta in esposizioni cinofile per non perdere di vista “il tipo” ideale da selezionare. Da chi ama i suoi cani e viene amato dai suoi cani!!

Un monitor, un device… diventa spesso il muro oltre il quale non vogliamo guardare; per pigrizia, per presunzione o semplicemente perché ci si ritiene “arrivati”.  Invece posso garantirvi che l’unico sistema per avere risposte certamente all’altezza delle nostre aspettative è una conversazione a viva voce, brillante, logica; scambiandosi dubbi e perplessità, interagendo in modo simultaneo, ponendosi quesiti vicendevolmente e lasciandosi permeare dalla sensazione di fiducia (o meno.. può capire di tutto) che il nostro interlocutore ci infonderà. Perché trovarsi in sintonia con qualcuno, avere stima della sua persona e del suo sapere, ci fa sentire protetti e sicuri che verremo metaforicamente “salvati” dagli inevitabili errori in cui potremmo incappare durante la crescita del nostro cane. Certamente a questo punto postare pensieri scomposti su Facebook, avendo dall’altra parte punti fermi che ci supportano, non diventa così vitale per la sopravvivenza del nostro peloso.

Mi è sembrato necessario fare una netta distinzione tra le informazioni spesso e volentieri fuorvianti che la rete ci propone e quelle fornite da autorevoli esperti e appassionati che vivono i loro cani ogni giorno, perché ancor prima che esistesse questo splendido mezzo di comunicazione, loro i cani già li conoscevano e loro hanno utilizzato altri sistemi per potersi acculturare.

Eppure ci sono ugualmente riusciti, anche senza Social!

Qualche giorno fa, scorrendo le notizie su Facebook, mi sono soffermata su una foto di un cane evidentemente ferito gravemente e sono rimasta molto sconcertata dal fatto che il proprietario del povero cagnolino invece che correre “a gambe levate” dal veterinario, postava una foto chiedendo se a qualcuno era mai capitato e cosa avessero fatto in circostanze analoghe.
Nell’era dei Social anche questo può succedere, con mio enorme rammarico!!!  In quel momento ho realizzato l’impoverimento culturale che fornisce un mezzo così potente come il Social Network, che se ha il pregio di connettere moltissime persone contemporaneamente, non ha però la possibilità di filtrare le comunicazioni di qualità, valorizzando quindi i contenuti pertinenti all’argomento e indiscutibilmente corretti.
Chiunque può scrivere senza possibilità di smentita. O meglio, le smentite arrivano eccome, magari da chi ne sa ancora meno di chi ha scatenato la bagarre, e Facebook, come altri Social, diventano scenari di guerra al tempo delle crociate oppure per restare “al passo coi tempi” si trasformano nel peggiore bar di quartiere quando si discute di calcio tra pensionati o si litiga giocando a carte.  Sinceramente, come per qualsiasi altra materia, per la cinofilia mi sarei aspettata fine migliore, che sentire “Il bue che da del cornuto all’asino”.

Eppur si muove!!
Enfatizzando con una celebre frase il concetto che nonostante noi ci ostiniamo a prediligere l’eccellenza nella qualità dell’apprendere, i Social Network spopolano e accolgono i consensi di moltissimi utenti. Non vorrei far passare un messaggio errato; non sono contraria a queste forme di comunicazione; divertenti, spensierate e utili ad annullare le distanze. Indubbiamente però talune tematiche di spessore meritano maggior valore e rilievo, di conseguenza luoghi più appropriati dove dibatterne. Nemmeno la convinzione che sia facile e immediato, però ci basta per giustificare la superficialità con la quale molte persone cercano risposte su queste piattaforme.

A darmi ragione purtroppo però alla fine sono i dati oggettivi: nei canili e presso i rescue il numero di akita in stallo è in questi ultimi anni è in aumento.  Le ragioni?? Una scelta presa troppo alla leggera, la poca dimestichezza con una razza comunque poco “malleabile”, insufficienti nozioni educative, aver sottovalutato l’equilibrio caratteriale dei genitori del cucciolo, la difficoltà a gestire un cane di grande mole, non aver preparato il cane all’arrivo di un bambino in famiglia, il calo d’entusiasmo e la presa di coscienza che il cane sia un impegno.

In conclusione io vorrei potervi virtualmente scuotere e sensibilizzarvi, perché voi, che oggi state leggendo sul nmio sito questo articolo, siete probabilmente alla ricerca di un cucciolo. Voi siete responsabili di questo essere vivente, siete voi che farete la differenza, siete voi che dovrete essere consapevoli di come spenderete i vostri soldi e dovrete farlo bene e con cognizione di causa.

La cinofilia si è ammalata di Social.. perché ha scelto la “via più semplice” per raggiungere l’obbiettivo, privilegiando la quantità sulla qualità. Preservare una razza con le sue originarie caratteristiche richiede attenzione, dedizione e tanta passione.  Non esiste progresso dove alberga l’ignoranza e come diceva E.Fermi “non è bene cercare di fermare il progresso della conoscenza. L’ignoranza non è mai meglio della conoscenza”. Quindi cara amica cinofilia, ti invito a ricordarti del tuo significato “Affetto per i cani e interesse ad allevarli e migliorarne la razza”, riprenditi il posto che ti spetta in ben altri palchi, lascia perdere i facili proclami da piazza e curati di questi nuovi esordienti, perché pur partendo con le migliori intenzioni, se non li supporti tu, tutto a schifiu finisce!

Sara De Peppe


In rete troviamo uno spassoso ARTICOLO, che tratta il medesimo argomento, dell’amica Valeria Rossi , consigliamo la lettura.